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Le novità Duca di Salaparuta @ Vinitaly 2016

A partire da quest’anno la gamma dei vini Duca di Salaparuta prodotti con uve provenienti dalla Tenuta di Vajasindi, alle pendici dell’Etna, si arricchisce di un nuovo Pinot Nero: Sciaranèra. In questo territorio complesso e ricco di sfaccettature, in cui il terreno di origine vulcanica conferisce caratteristiche uniche alle vigne, Duca di Salaparuta ha scelto di allevare un vitigno autoctono dell’Etna, il Nerello Mascalese con cui viene prodotto Làvico, e un vitigno aristocratico, che esprime vini raffinati, dal carattere forte e dall’inconfondibile eleganza, il Pinot Nero. Una vera sfida enologica quella accettata da Duca di Salaparuta, che alle pendici del Vulcano ha deciso di produrre due Pinot Nero in purezza: Nawàri prima e ora Sciaranèra. Due vini dalla matrice comune ma dotati ognuno di una personalità originale. Nawàri, che nasce dalle uve coltivate nella parte alta della Tenuta, rappresenta la voglia di innovare di Duca di Salaparuta, e Sciaranèra, prodotto con le uve coltivate nella parte bassa della Tenuta, grazie al quale il Pinot Nero dimostra di aver trovato casa sulle aspre pendici dell’Etna. Un rosso in cui il frutto e le spezie diventano armonia e la freschezza seduce. Ultimo nato tra i vini vulcanici di Duca di Salaparuta, Sciaranèra esprime il perfetto equilibrio tra aromi fruttati e aromi da affinamento, che si fondono in un vino in cui morbidezza e complessità raggiungono un compromesso perfetto e indimenticabile. Ma il 2016 porta con sé anche un anniversario importante per Florio, i 110 anni e le 100 corse disputate della mitica Targa Florio, la competizione automobilistica nata nel 1906 dalla passione di Vincenzo Florio per le imprese audaci e visionarie. Florio celebra questo importante anniversario con un’esclusiva Limited Edition, ispirata al raffinato mondo dell’automobilismo di inizio secolo, di uno dei suoi marsala Florio più amati: Targa Riserva 1840. Una guaina in pelle color cuoio, interamente realizzata a mano da un artigiano, dopo un attento lavoro di progettazione dello Studio NARAI, veste l’elegante bottiglia di Targa Riserva 1840 richiamando alla mente i guanti utilizzati dai piloti grazie all’oblò frontale e al bottone che chiude la guaina intorno alla bottiglia, mentre le cuciture realizzate con il punto da selleria si ispirano ai volanti in cuoio cuciti a mano delle auto d’epoca. La pelle di pregio, le cuciture accurate, le finiture precise e il metallo lucente del bottone, sono tutti dettagli che racchiudono una storia fatta di passione per la sfida, amore per la qualità e desiderio di creare qualcosa di unico. Una storia che è la storia di Florio e dei suoi vini, prodotti con cura artigianale e animati da uno spirito rivoluzionario. Lo stesso spirito folle e ispirato che portò Vincenzo Florio ad organizzare una competizione automobilistica, a carattere internazionale, sulle strade siciliane d’inizio Novecento che presentavano ancora il precario tracciato borbonico, fatto di arditi saliscendi e fondi sconnessi, percorsi tortuosi e innumerevoli asperità. Malgrado le difficoltà la Targa Florio riscosse sin dalla sua prima edizione un grande successo di pubblico e di partecipanti, diventando negli anni una delle competizioni più prestigiose d’Italia. Un universo fatto di stile e audacia che si ritrova oggi in tutti i vini Florio e in Targa Riserva 1840 in particolare. Appuntamento dal 10 al 13 Aprile a Verona con i vini Duca di Salaparuta Pad. 2 Stand B26/C30

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