Condividi

Castagne e vino: i migliori abbinamenti in 3 ricette autunnali

Amate da grandi e bambini, le castagne sono il frutto dell’autunno, da gustare mentre fuori piove, magari trasformate in golose creme o portate in tavola nelle proposte più svariate.

Se siete alla ricerca di nuove idee, vi suggeriamo 3 ricette sfiziose dai sapori decisamente autunnali e il miglior vino in abbinamento.

Pronti per un viaggio nei sapori della nuova stagione?

 

1. Risotto castagne, speck & Irmàna Frappato

Questa ricetta è molto semplice da realizzare e sarà la coccola che vi avvolgerà quando rientrerete in casa da una giornata fredda e piovosa.

 

Ingredienti (per 2 persone):

160 g riso Arborio

10 g burro

30 g di cipolla bianca

500 g di brodo vegetale

70 g di speck

5 castagne

50 g di Parmigiano Reggiano grattugiato

Sale e pepe q.b.

 

Preparazione:

Nella preparazione del risotto la prima cosa da fare è il brodo, assicuratevi dunque di prepararlo per tempo, usando carote, cipolla, sedano e tutti gli ingredienti che preferite. Essendo un piatto piuttosto saporito, vi suggeriamo comunque un brodo vegetale leggero e bilanciato, in modo da non sovraccaricare troppo i sapori finali. Quando il brodo sarà pronto, fate tostare il riso Arborio in una casseruola con la cipolla e il burro. Aggiungete un mestolo di brodo, non appena la cipolla sarà appassita, e mescolate fin quando il brodo non sarà stato assorbito.

Aggiungete ancora brodo, poco per volta, continuando a mescolare fin quando non avrà raggiunto metà cottura.

A questo punto aggiungete lo speck, tagliato a listarelle, e le castagne ben pulite e tagliate a cubetti.

Mescolate il tutto, aggiungendo infine sale e pepe a vostro piacimento e una spolverata di parmigiano grattugiato. Decorate il vostro piatto con qualche scaglia di castagna cruda e il riso è pronto per essere gustato.

 

Per accompagnare questo gustoso risotto la scelta migliore è un buon Frappato, come l’Irmàna di Corvo: da uve Frappato raccolte a mano, questo vino si distingue per i suoi sentori delicati di rosa e viola e un palato vellutato, con tannini gentili e una grande morbidezza e persistenza aromatica.

Mentre fuori l’autunno esplode con i suoi colori, ritroverete tutto il calore dei sapori che più amate sulla vostra tavola e nel vostro bicchiere.

 

2. Insalata di castagne, roquefort & Irmàna Nero d’Avola

La castagna è la componente croccante di questa saporitissima insalata e, unita alla cremosità del roquefort, vi regalerà un pranzo dai profumi autunnali molto gustoso.

 

Ingredienti (per 2 persone):

5 castagne cotte

1 indivia

70 g di roquefort

6 olive nere

100 g di pane raffermo

1 patata lessa

Olio extravergine d’oliva q.b.

1 cucchiaio di miele

½ cucchiaino di senape in grani

1 cucchiaino di succo di limone

Sale e pepe q.b.

 

Preparazione:

Iniziate con la cottura delle castagne. Per preservare al meglio il loro sapore e le loro proprietà vi consigliamo di cuocerle a vapore, ma vanno bene anche bollite, purché non cuociano troppo, altrimenti finiranno per sfaldarsi. Se volete dare uno sprint di gusto in più, saltatele successivamente in padella con un filo d’olio.

Mentre le castagne cuociono, potete preparare dei crostini, utilizzando del pane raffermo tagliato in piccoli cubetti da abbrustolire su una padella con un filo d’olio e, a piacere, con un pizzico di peperoncino.

Una volta pronti, tenete da parte i vostri crostini.

 

Passate ora al dressing della vostra insalata. Versate in una ciotola il succo di un limone fresco, la senape in grani, un cucchiaio di miele e sale e pepe a piacere, ed emulsionate con una forchetta o con un mixer.

A questo punto potete comporre la vostra insalata con foglie di indivia, olive nere e patate lesse.

Aggiungete ora i crostini, il roquefort tagliato a cubetti e le castagne, infine condite la vostra insalata con il dressing da voi preparato.

Per accompagnare al meglio questo piatto fresco che ne dite di un buon calice di Irmàna Nero d’Avola? Profumi sontuosi di marasca e lampone e un gusto vellutato e ricco di struttura, portano al calice il calore delle uve più rappresentative della Sicilia, unito alla conoscenza profonda del vitigno e una filosofia di coltura sostenibile.

Il perfetto abbinamento con la vostra insalata di castagne e roquefort, provatelo e siamo certi che non vi deluderà.

 

3. Caldarroste alla palermitana & Corvo Rosso

Abbiamo lasciato per ultima la ricetta più golosa dell’autunno: le caldarroste.

Nessuno può resistere al più autunnale degli street food, acquistato nei tipici “coppi” e gustato passeggiando per le vie della città.

Perché non provare a realizzarle in casa? Vi mostriamo qui i passaggi per fare le caldarroste secondo la ricetta tipica di Palermo.

 

Preparazione:

La preparazione delle caldarroste è abbastanza semplice e consiste nella cottura delle castagne in una apposita padella forata senza ulteriori ingredienti aggiunti ma, per ottenere un risultato ottimale è opportuno seguire alcuni fondamentali accorgimenti, pena la non riuscita della ricetta.

Innanzitutto è importante praticare un taglio di circa 3 cm su ciascuna castagna, usando un coltello, un passaggio necessario per evitare che le castagne possano scoppiare durante la cottura. Lasciarle in ammollo nell’acqua per almeno 2 ore vi permetterà invece di sbucciarle più facilmente, non appena saranno cotte.

Una volta scolate, asciugatele bene e disponetele nella padella forata a fiamma moderata, usando se possibile uno spargifiamma o, in sua mancanza, sollevando la padella dalla fiamma e mescolando spesso le castagne per garantire una cottura omogenea.

Per evitare di cuocerle troppo o di asciugarle in cottura, potete infine seguire un semplice ma efficace trucco: usate il sacchetto di carta del pane per avvolgere le castagne e bagnatelo con dell’acqua. Durante la cottura abbiate cura di mantenere il sacchetto costantemente umido, passaggio fondamentale perché, se asciutto, il sacchetto potrebbe prendere fuoco. Fate massima attenzione, quindi, a seguire correttamente questo passaggio, che vi permetterà di ottenere delle caldarroste croccanti fuori e morbide dentro.

 

Fin qui abbiamo mostrato i passaggi per realizzare le caldarroste classiche, manca invece l’ultimo step per prepararle secondo la tradizione siciliana, e palermitana in particolare. Chi ha visitato Palermo in autunno si sarà accorto che le caldarroste da queste parti hanno un aspetto diverso: a differenza del resto dell’Italia, non sono scure ma bianche. Come mai e come si ottiene questo effetto?

Tutto merito del sale che, aggiunto in cottura, produce un fumo bianco e denso e che, salendo su dal particolare tubo cuoci-castagne usato dagli ambulanti, si attacca sulle castagne e crea una sorta di crosta biancastra. Questo non solo dà alle caldarroste una maggiore sapidità ma fa sì anche che si sbuccino più facilmente.

 

L’aggiunta del sale è il dettaglio piccolo, ma fondamentale, che darà un carattere siciliano al vostro sfizioso momento autunnale.

Proprio come Corvo Rosso, un vino dal carattere fortemente radicato all’identità della Sicilia, rimasto fedele a sé stesso fin dal 1824 ma anche capace di innovarsi costantemente, per regalarvi sempre un momento di grande piacevolezza.

È lui il vino che vi consigliamo di gustare insieme al vostro “coppo” di caldarroste e, se avete seguito tutti i passaggi con cura, siamo sicuri che amerete l’abbinamento!

 

L’autunno è una delle stagioni principe dei vini rossi, con tante possibilità per gustare nuovi accostamenti enologici e culinari. Siete pronti per scoprirli tutti? Trovate tutti i vini Corvo su Duca.Store!

Le Cantine Florio e gli altri luoghi dove…

Prima grazie alla penna di Stefania Auci autrice de I leoni di Sicilia (Casa Editrice…

leggi l'articolo

La geografia delle Cantine Florio

Nella definizione di un’identità le distanze percorse sono importanti tanto quanto le proprie radici. Una…

leggi l'articolo

Alliata di Villafranca, chi è la nobile famiglia…

Spiriti curiosi, irriverenti e innovativi, i nobili Alliata di Villafranca hanno contribuito a gettare le…

leggi l'articolo