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Marsala Florio

Marsala Florio

Le cantine storiche

Fondate nel 1833 da Vincenzo Florio, le Cantine Florio di Marsala si affacciano sul mare della Sicilia occidentale. Avvolte dall’energia dei venti, rese sapide dal mare, le Cantine accolgono, bellissime e silenziose, i legni di rovere dove i Marsala Florio affinano in un movimento apparentemente immobile. Centinaia di botti, tini e caratelli, ognuno con una sua storia, respirano il mare attraverso il pavimento di tufo, nelle alte navate dove profumi e architetture si mischiano. In questo luogo meraviglioso, in cui si distilla l’idea siciliana di bellezza, il nostro enologo, attraverso il sapiente uso dello spazio, del tempo e dell’ossigeno, crea il Marsala nelle sue molteplici forme organolettiche.

Uva, terroir ed enologia estrema

Ogni vendemmia è figlia di un sapere antico, che porta in Cantina uve che verranno vinificate con forza in un esercizio complesso e chirurgico. Per la realizzazione di un Vino Grillo di stile evolutivo, la classica enologia soft lascia il posto ad un’enologia hard, fatta di estrema estrazione del mosto dall’acino, con una gestione istintiva delle temperature di fermentazione. L’anima del Grillo si traduce nel Vino Florio, dallo scheletro forte, e dallo stile elegante unico nel suo genere, caratterizzato da sentori marini di alga e salsedine. Questo Vino “atto a dare Marsala DOC”, sancisce l’impresa iniziale su cui il nostro Enologo fonderà i Marsala Florio.

Vino Florio

Il Vino Florio è il vino atto a dare Marsala DOC. Tutte le categorie di Marsala nascono dalle diverse fortificazioni di questo Vino.

Innamoramento

Al termine della fermentazione, il Vino Florio è pronto all’«innamoramento», ovvero all’incontro con l’alcol che ne influenzerà la successiva evoluzione organolettica.
L’incontro tra vino e alcol rappresenta la nascita ufficiale dell’«atto a dare Marsala».
L’innamoramento segna il passaggio tra le operazioni «atte a dare Vino», marcate dalla loro stagione agronomica, a quelle «atte a dare Marsala», caratterizzate dalla somma delle stagioni che si susseguono durante l’affinamento in cantina.
È il battesimo di una “nuova creatura” il Marsala, che cresce e vive nelle Cantine Florio, in un ambiente climatico eterogeneo, fatto di rovere, tempo e aspirazioni umane.
L’innamoramento è tra le decisioni più importanti dell’Enologo, perché è in questo «atto» che si decide la tipologia del Marsala, provando a «immaginare l’impossibile», ovvero il futuro delle sue evoluzioni organolettiche. L’Enologo assaggia, ascolta e “sente” le partite di «Vino base alto grado alcolico» che ha creato in vendemmia. Per ciascuna sceglie il tipo di innamoramento (fortificazione) più adatto con gli strumenti in suo possesso: l’alcol etilico di origine vinica; la mistella*; il mosto cotto*.

*MISTELLA (SIFONE): ottenuta aggiungendo alcol al mosto per bloccarne la fermentazione e conservarne gli zuccheri dell’uva (da uve atte a dare Marsala).
*MOSTO COTTO: ottenuto cuocendo il mosto (da uve atte a dare Marsala) a fuoco diretto per diverse ore.

I Marsala Florio

I Marsala Florio si raccontano con l’INNAMORAMENTO, il TEMPO e la PIACEVOLEZZA.

Innamoramento

Il Marsala Florio si divide in Marsala Vergine e Marsala Superiore. Il Marsala Vergine si crea dall’unione tra Vino Florio, Alcol e tempo. Il Marsala Superiore si crea da Vino Florio, Alcol, Mistella*, Mosto Cotto* e tempo.

*MISTELLA (o SIFONE): Si usa solo nella categoria Superiore per regolare il contenuto zuccherino.
*MOSTO COTTO: Si aggiunge solo al Marsala Superiore per regalare il colore ambra e alimentarlo di complessità organolettica.

Tempo

Il Marsala Vergine ha un affinamento in botti di rovere di almeno 5 anni, mentre il Marsala Vergine Riserva di almeno 10 anni.

Il Marsala Superiore ha un affinamento in botti di rovere almeno di 2 anni, mentre il Marsala Superiore Riserva almeno di 4 anni.

Piacevolezza

La piacevolezza rappresenta il residuo zuccherino naturale dei Marsala Florio.

  • Vergine: piccoli residui zuccherini naturali dovuti alla fermentazione
  • Secco: con un residuo zuccherino naturale fino a 39g/L da mistella
  • Semisecco: con un residuo zuccherino naturale tra 40 g/l e 100 g/l da mistella
  • Dolce: con un residuo zuccherino naturale oltre i 100 g/l da mistella

Innamoramento

Il Marsala Florio si divide in Marsala Vergine e Marsala Superiore. Il Marsala Vergine si crea dall’unione tra Vino Florio, Alcol e tempo. Il Marsala Superiore si crea da Vino Florio, Alcol, Mistella*, Mosto Cotto* e tempo.

*MISTELLA (o SIFONE): Si usa solo nella categoria Superiore per regolare il contenuto zuccherino. *MOSTO COTTO: Si aggiunge solo al Marsala Superiore per regalare il colore ambra e alimentarlo di complessità organolettica.

Tempo

Il Marsala Vergine ha un affinamento in botti di rovere di almeno 5 anni, mentre il Marsala Vergine Riserva di almeno 10 anni.

Il Marsala Superiore ha un affinamento in botti di rovere almeno di 2 anni, mentre il Marsala Superiore Riserva almeno di 4 anni.

Piacevolezza

La piacevolezza rappresenta il residuo zuccherino naturale dei Marsala Florio.

  • Vergine: piccoli residui zuccherini naturali dovuti alla fermentazione
  • Secco: con un residuo zuccherino naturale fino a 39g/L da mistella
  • Semisecco: con un residuo zuccherino naturale tra 40 g/l e 100 g/l da mistella
  • Dolce: con un residuo zuccherino naturale oltre i 100 g/l da mistella

Marsala Vergine

Il Marsala Vergine nasce dall’innamoramento tra vino atto a dare Marsala DOC ed alcol.

Affinamento in Rovere

VERGINE: almeno 5 anni di affinamento.
VERGINE RISERVA: almeno 10 anni di affinamento.

Marsala Superiore

Il Marsala Superiore nasce dall’innamoramento tra vino atto a dare Marsala DOC, alcol, mistella e mosto cotto.

Affinamento in Rovere

SUPERIORE: almeno 2 anni di affinamento.
SUPERIORE RISERVA: almeno 4 anni di affinamento.

Geografia d’Affinamento

Le Cantine Florio si esprimono su un areale di due ettari di pavimenti in tufo lambito dal mare. Quattro ambienti climatici differenti accolgono più di 3000 contenitori in rovere dalle dimensioni differenti. Ogni navata delle Cantine racconta l’arte artigianale dell’ascolto enoico, la complicità differente con il mare. Temperatura e umidità “salmastra” alimentano i Marsala nel lungo percorso di affinamento. Il mare è un elemento climatico determinante, in grado di influire sulla temperatura e l’umidità della cantina, modificando il suo profilo organolettico. Quando le botti in rovere sono più vicine al mare, la temperatura ambientale si abbassa mentre cresce l’umidità. Allontanandosi dal mare la temperatura aumenterà e decrescerà l’umidità. Le Cantine Florio accolgono i cambiamenti delle stagioni con le loro estati roventi, gli inverni piovosi, i venti caldi e carichi di sabbia, e i Marsala ne respirano gli umori attraverso i legni di rovere arricchendosi di personalità, sfumature e colore sempre diversi.

L’empatia tra le Cantine e l’Enologo si esprime in ascolto del tempo di affinamento, in terroir Florio.

Tempo

Nelle Cantine Florio il tempo acquisisce un ruolo vitale ed insostituibile.
Un lento movimento, scandito dal susseguirsi delle stagioni che, in base alla dimensione e posizione del contenitore, accompagna i Marsala Florio al perfetto momento d’espressione palatale e d’affinamento.

Angel’s Share

Intimamente connessa alla geografia di affinamento è l’Angel’s Share, la «Quota dell’Angelo», la quantità di Marsala che evapora nelle Cantine durante gli anni di affinamento grazie alla naturale porosità delle botti in rovere. L’Angel’s Share non è una quota fissa, ma mutevole. È direttamente proporzionale alla temperatura ambientale e al tempo di affinamento, mentre è inversamente proporzionale alla grandezza del contenitore. L’Enologo, scegliendo il luogo climatico puntuale nelle Cantine Florio, la grandezza delle botti e il tempo di affinamento, costruisce la sua visione dell’affinamento del Marsala. L’Angel’s Share è un indice organolettico, che esprime in percentuale l’opera palatale ed olfattiva dell’Enologo, i colpi di scalpello che, uno dopo l’altro, contribuiscono a creare l’opera d’arte. Un’Angel’s Share di grado minore indicherà Marsala più gentili e fruttati, mentre una percentuale maggiore racconterà di una concentrazione ed evoluzione più marcata, raccontando di Marsala più strutturati, complessi e profondi.

Enologia dell’Ascolto

Un’enologia estrema, di ascolto, d’intimità profonda con le Cantine è ciò che crea l’arte liquida del Marsala.
L’ancestrale capacità del fare, del cogliere il tempo della maturazione dell’uva, il tempo della pressatura, il tempo dell’innamoramento, il tempo dell’evoluzione in legno di rovere, ascoltati dal cuore pulsante dell’Enologo, danno voce al Marsala.
Arte viscerale, esercitata ogni giorno per amore e con amore, fatta di delicatezza e intelligenza, con la consapevolezza di creare qualcosa che tra molti anni racconterà la nostra storia a chi berrà un Marsala Florio.

L’arte liquida del Marsala

Il Marsala, sopra ogni cosa, è un pensiero artistico.
Un atto d’amore che abbraccia l’idea di «creazione», aprendosi ad una dimensione temporale proiettata verso l’infinito. Ogni bottiglia di Marsala nasce per il futuro, per durare ed evolvere costantemente portando con sé i segni della sua crescita, il raggiungimento di una maturazione che è sempre in equilibrio tra natura e arte, scienza e passione, magia e bellezza.

La vendemmia, la pressatura hard delle uve, la storia d’amore tra vino e alcol.
La geografia di affinamento, la scelta delle botti, la distanza dal mare.
Le stagioni che accompagnano i lunghi affinamenti in rovere.
E ancora, i ripetuti assaggi e, su tutto, le scelte dell’Enologo che, intuizione dopo intuizione, traccia uno degli infiniti percorsi che il Marsala può intraprendere al raggiungimento della sua piena maturazione.
L’intero e complesso percorso del Marsala verso la singolarità espressiva racchiusa nella bottiglia è sintetizzato nelle «etichette narranti» Florio della linea New Geography.

Etichetta Culturale

Per la prima volta nella storia del Marsala, abbiamo deciso di raccontare l’intimità delle Cantine Florio attraverso delle «Etichette Narranti». Una melodia percettibile tra le navate, tra i legni, tra i molteplici gradienti di temperatura ed umidità, ma resa accessibile e comprensibile al mondo attraverso le nuove etichette.