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Sostenibilità, Innovazione & Enoturismo: la sfida del marsala Florio

Oggi il settore vitivinicolo italiano si trova a dover muovere i suoi passi in uno scenario economico e sociale sempre più complesso ed esigente.

Tra i protagonisti più longevi di questo settore troviamo senza dubbio Florio che dal 1833, grazie alle storiche Cantine e ai suoi celebri marsala, gode di una saggezza acquisita nel tempo e di una modernità che lo rende in grado di stare al passo con le sfide che il futuro richiede.

 

Il mondo del vino oggi

Il grande cambiamento che sta coinvolgendo il comparto è legato a un’evoluzione della mentalità comune verso un nuovo “umanesimo ecologico” che riguarda la sostenibilità, sempre più legata al concetto di qualità di un prodotto, ma che coinvolge anche l’innovazione, intesa come strumento a servizio della tutela dell’Ambiente. Inoltre, l’esigenza dei consumatori di instaurare un dialogo diretto con i produttori, sia per l’acquisto del vino che per conoscerne la storia, richiede alle Cantine di misurarsi con nuovi progetti di comunicazione e ospitalità.

 

Con le sue scelte produttive e le sue iniziative culturali, Florio ha in realtà precorso i trend attuali, trovandosi di fatto in anticipo sui tempi. Vediamo il perché.

 

Sostenibilità & Innovazione

Usare metodi di allevamento e di produzione che, nel rispetto della natura, riescano a soddisfare un pubblico di consumatori sempre più attento alla tematica ambientale è solo un aspetto di quello che significa sostenibilità per Florio, che si impegna anche a far conoscere la propria realtà produttiva e a sostenere economicamente il proprio territorio, scegliendo conferitori e maestranze locali, in tutela di una sostenibilità non solo ambientale, ma anche sociale ed economica.

 

Dal punto di vista ambientale, il marsala è un vino sostenibile per natura sia nei processi produttivi che enologici.

Florio da sempre vinifica i propri marsala usando le uve che crescono lungo le coste della Sicilia Occidentale, dove le vigne, che qui si nutrono di un territorio selvaggio fatto di sole, venti sferzanti e mare, vengono allevate nel rispetto della natura della pianta e del territorio e riducendo al minimo l’intervento dell’uomo. La gestione sostenibile dell’Agronomo in vigna è poi supportata da un’altrettanta gestione sostenibile in Cantina. Qui è l’Enologo a garantire l’evoluzione organolettica dei marsala mediante processi enologici atti a preservare i naturali percorsi evolutivi del prodotto.

 

Questa enologia estrema, basata su un’intima relazione tra uomo e vigna e tra uomo e cantina, si traduce in intuizione, ovvero nell’ancestrale capacità di cogliere il tempo della maturazione dell’uva per l’avvio della vendemmia, il tempo della pressatura, il tempo del sur lie, il tempo dell’evoluzione in legno di rovere. Profonda conoscenza, intuizione e istinto sono così asserviti a un’enologia eccezionale a ridotto impatto ambientale che crea l’arte liquida del marsala.

 

Le Cantine Florio inoltre, con la loro geografia, amplificano naturalmente gli strumenti in dotazione all’Enologo. Le quattro alte navate infatti, separano quattro ambienti climatici differenti che si relazionano in modo diverso al mare. Avvicinandosi a questo la temperatura diminuisce, mentre l’umidità aumenta.

In un ambiente con queste caratteristiche i marsala si arricchiscono di sentori di alga e di sapidità. Più ci si sposta verso l’apice delle Cantine invece, e più la temperatura aumenta e l’umidità diminuisce, regalando ai Marsala profumi terziari più complessi. I legni infatti vengono spostati da una zona all’altra delle Cantine secondo le intuizioni dell’Enologo, che sfrutta i loro ambienti per conferire ai marsala diverse sensazioni organolettiche.

 

Quello delle Cantine è perciò un complesso ecosistema che respira l’ambiente circostante, con l’evolversi delle sue stagioni, regalando personalità e colore ai marsala in affinamento. Ed è proprio questo movimento lento e ritmato dalle stagioni che dona a questi una tensione verso l’infinito.

 

Il marsala è infatti un prezioso nettare che si arricchisce di tempo, ecco perché la sua è anche una storia di sostenibilità slow. Noi infatti oggi godiamo di quello che è stato fatto da chi ci ha preceduto, ma allo stesso tempo forgiamo un nuovo prodotto che in futuro racconterà la nostra storia a chi berrà un marsala Florio.

 

Ma non finisce qui. Le Cantine Florio sono anche e da sempre un esempio di architettura sostenibile. L’antica pavimentazione in battuto di tufo regola in modo naturale la temperatura all’interno delle Bottaie, e la pendenza delle Cantine rende possibile all’aria salmastra di salire dal mare, areando tutti gli ambienti senza l’impiego di energie artificiali per il raffrescamento e la ventilazione.

 

La storia produttiva di Florio è quindi intrinsecamente green ma anche innovativa. L’uso della tecnologia all’interno delle Cantine è al servizio della naturalità dei processi, come supervisione a garanzia del consumatore, della qualità dei prodotti, e come tutela della generosità del territorio che si ritrova intatto nel calice.

 

Basterà infatti degustare uno dei nostri marsala Florio per sentire sulle labbra la salsedine, il sole e il vento di Sicilia.

 

Enoturismo

Appare ormai chiaro che il consumatore voglia essere sempre più informato rispetto alle filosofie produttive e ai “dietro le quinte”. Ecco perché l’enoturismo si conferma il miglior asset strategico per la crescita di ogni Cantina.

 

Le Cantine Florio, con la loro storia unica, che si lega alla famiglia più iconica della Belle Époque siciliana, e il loro racconto appassionato, incantano da quasi due secoli milioni di visitatori. Gli ospiti che si ritrovano a calpestare il morbido tufo delle bottaie durante la visita guidata all’interno delle Cantine sono accolti da una foresta di legni profumati di mare. Legni nuovi si alternano a legni vissuti e generosi, di tutte le dimensioni, dai tini giganti costruiti alla fine dell’800 fino a piccoli contenitori da pochi ettolitri.

All’interno delle Bottaie, intervallate da ben 104 arcate, vengono custoditi, nel silenzio, circa 5.500.000 litri di marsala. In questi luoghi i visitatori respirano l’aria salmastra e godono di diverse sensazioni olfattive dovute all’evaporazione dai legni di piccole quantità di marsala negli anni. Questo viaggio suggestivo si conclude con la degustazione nelle modernissime Sale Donna Franca e Duca Enrico.

 

Accogliendo ogni anno migliaia di visitatori da ogni parte del mondo ed essendo teatro di importanti eventi culturali ed enogastronomici, le Cantine Florio costituiscono un modello di sostenibilità sociale e culturale, dando un contributo prezioso alla valorizzazione del territorio e alla storia di questo angolo meraviglioso di Mediterraneo.

 

Se anche voi volete vivere l’incanto delle Cantine Florio, trovate tutte le info sui nuovi Tour cliccando qui.

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