Condividi

Scegli il bicchiere giusto!

L’imperativo è d’obbligo. Per degustare un buon bicchiere di vino non c’è altra regola fondamentale che quella di scegliere il bicchiere giusto. I bicchieri, in effetti, non hanno una funzione estetica bensì  funzionale, in grado di esaltare il vino che contengono. Le caratteristiche che ogni bicchiere di vino deve possedere sono la trasparenza del cristallo e la sua sottigliezza,  affinché venga enfatizzato il colore del vino, uno stelo lungo e fine, per evitare che il calore della ne alteri le caratteristiche e una capienza adeguata.

Qual è secondo voi il perfetto abbinamento tra vino e bicchiere?

 

Il Vino bianco giovane 

 

Per i vini bianchi giovani e freschi, come un Irmána Floris, il bicchiere più adatto è sicuramente quello che ha una forma simile al tulipano, con una caratteristica apertura che tende allargarsi verso l’esterno in grado di indirizzare il liquido principalmente verso la punta della lingua, che rileva la dolcezza, e solo poi ai lati, che colgono l’acidità. Inoltre la sua caratteristica forma riesce a non disperdere gli odori.

 

Il Vino bianco corposo

Per i vini bianchi più corposi come il Bianca di Valguarnera, dal lungo affinamento in bottiglia, servirà un bicchiere con l’apertura maggiore e meno svasata che consentirà al vino di giungere alle parti laterali e posteriori della lingua e solo poi alla punta, in modo da coglierne la rotondità. L’ampiezza del calice servirà ad ossigenare meglio il vino per svilupparne gli aromi complessi come quelli di vaniglia e frutta fresca del nostro vino. La stessa regola vale per i rosati più maturi, mentre per i vini rosati giovani come il Corvo Rosa, si deve privilegiare l’uso di un bicchiere a tulipano dalla pancia più ampia per un’adeguata ossigenazione del vino.

 

I Vini rossi

Per quanto riguarda i vini rossi la scelta del bicchiere dipende dai tannini, la cui concentrazione determina il colore del vino e il suo gusto, più morbido se i tannini sono maturi o più secco se sono più giovani. Nei vini rossi più giovani c’è una buona concentrazione di tannini e pertanto è preferibile utilizzare lo stesso bicchiere che si usa per i bianchi giovani, il nostro amato bicchiere a tulipano, per andare a stimolare principalmente le parti interne della bocca ed evitare in un primo momento quelle esterne, più sensibili alla secchezza.

Per un Duca Enrico, un vino rosso più maturo, servono dei bicchieri dalle grandi dimensioni arrotondate, come il ballon,

perché avendo raggiunto una maturazione consistente che ha influito sulla forza dei tannini ormai ammorbiditi, l’ossigenazione giusta è fondamentale per sviluppare gli aromi complessi che si concentreranno nell’apertura del bicchiere, che sarà diritta, per raggiungere prima la parte posteriore della bocca. Per i rossi molto maturi dal sapore più acido vale la stessa regola però con una variante nell’apertura, che non sarà più dritta, bensì a svasare in modo che venga colpita prima la punta della lingua, che va a captare la dolcezza del vino, e solo dopo le altre zone per coglierlo in tutta la sua complessità.

 

I Vini liquorosi

Per i vini liquorosi e i passiti servono bicchieri delle dimensioni ridotte. Per i passiti devono avere un’apertura dritta che serve a indirizzare il vino nella parte posteriore della bocca per evitare che l’eccessiva dolcezza nuoccia alle nostre papille gustative. Sarebbe un peccato se le uve Zibibbo usate per la produzione del nostro Passito di Pantelleria venissero umiliate dall’uso di qualsiasi altro bicchiere! Per i vini più liquorosi, come il Marsala Florio, il bicchiere è un po’ più alto rispetto a quello del passito per far deflagrare meglio gli aromi.

 

Lo Spumante

Per gli spumanti, indipendentemente che siano stati prodotti con metodo classico o charmat, è ormai tradizione consolidata quella di considerare il flûte il bicchiere più adatto. Questi bicchieri stretti e alti favoriscono uno sviluppo lento ma continuo di anidride carbonica, ossia delle nostre amate bollicine. Ma… noi crediamo che il bicchiere più adatto per gli spumanti sia il calice a tulipano. Se pensiamo alla complessità degli aromi fruttati di Duca Brut, solo un calice più ampio come quello a tulipano potrebbe veramente evolverli in maniera adeguata. Lo stesso vale per i sentori agrumati e mediterranei dello spumante Florio, che solo in questo modo potrebbero essere colti nella loro pienezza. Vi consigliamo di sfatare questo mito e provare, vedrete che sensazioni nuove!

 

Mai sottovalutare la scelta del bicchiere da accoppiare al vino che intendiamo bere. Il bicchiere sbagliato impedisce alle caratteristiche organolettiche del vino di preservarsi e a quest’ultimo di raggiungere lo scopo per cui è stato creato: inebriarci.

La plasticità del Marsala: gli abbinamenti possibili

Siete proprio sicuri di sapere quando e come bere il Marsala? Il Marsala è senza…

leggi l'articolo

Aperitivi che profumano di Sicilia

Le giornate non sono ancora lunghe quanto vorremmo ma, anche se la primavera non è…

leggi l'articolo

L’aperitivo di Natale con i Marsala Florio: 3…

Il Natale è alle porte! Un momento speciale che deve essere celebrato con tutta la…

leggi l'articolo