Pubblicato il 07/04/2016
Rosso perfetto con la carne, bianco immancabile con il pesce: si tratta di abbinamenti da manuale ai quali è doveroso aggiungere quello costituito da vino e cucina vegetariana. Infatti, non sono pochi coloro i quali hanno optato per una dieta del tutto priva di carne e pesce o che comunque hanno attribuito un posto di primo piano a ortaggi e verdure nella propria alimentazione.
Vero e proprio pioniere di questa ormai diffusa tendenza fu Enrico Alliata Duca di Salaparuta, autore nel 1930 di “Cucina vegetariana e naturismo crudo”. In questo libro il gentiluomo proponeva un regime alimentare interamente fondato su cereali, verdure e legumi dimostrando con un gran numero di ricette l’enorme potenziale in termini di reperibilità e sapori dei prodotti della terra. Tra questi svetta naturalmente il vino che dà vita a interessanti accoppiate in grado di sorprendere tutti i palati.
Tuttavia, prima di iniziare a sperimentare con i vostri piatti preferiti, sarà opportuno sapere quali cibi vanno d’accordo rispettivamente con bianchi e rossi. In primo luogo, occorre tenere presente che verdure e ortaggi sono ricchi di sali minerali che conferiscono loro sapidità soprattutto da crudi e per questo richiedono un vino ‘morbido’ in abbinamento. Tale caratteristica si aggiunge al sapore perlopiù dolce che dovrebbe essere compensato da freschezza e acidità. Ecco che allora per moltissimi ingredienti cardine della cucina vegetariana – asparagi, patate, pomodori, cipolle, aglio, scalogno – si possono scegliere senza remore dei bianchi o rosati, anche leggermente frizzanti, che sono perfetti per cotture base come bollitura, vapore o da crudi.
Ma i rossi non restano certo fuori dai giochi: legumi ad alto tasso proteico come soia e fagioli, che comportano cotture lunghe in tegame e preparazioni a base di spezie, trovano in essi un virtuoso bilanciamento della loro succulenza.
Diverso è il caso dei carciofi crudi da consumare senza vino o da cotti preferibilmente con un frizzante, così come quello di verdure condite con limone e aceto, ostiche a qualsiasi abbinamento per l’elevata acidità.
E queste sono solo alcune indicazioni preliminari per scongiurare brutte sorprese, il resto è affidato all’estro di chi cucina e di chi consuma un pasto a base di verdure. Spazio alle combinazioni, dunque: sapori decisi, leggerezza e comune provenienza territoriale possono diventare il filo conduttore di memorabili abbinamenti!
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