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Ce n’è per tutti i funghi!

Particolarmente aromatici, tendenti al dolce, spontanei e coltivati: sono i funghi! Consumati sia crudi che cotti, rappresentano una vera delizia per il palato e la loro grande versatilità in cucina fa sì che tutti ne vadano ghiotti! E se facile è innamorarsi del loro gusto, non si può dire lo stesso del compito di scegliere il vino più adatto.

Quando si parla di funghi, infatti, optare per il calice giusto in abbinamento al piatto è un’impresa alquanto ardua. Innanzitutto, il vino non deve mai sovrastare l’aroma del fungo né, a sua volta, deve essere sommerso dal sapore di ciò che si sta mangiando. Inoltre, sono da escludere i vini tannici e aspri poiché costituiscono un ostacolo per il gusto delicato di questa prelibatezza tipicamente autunnale. Il calice adatto deve, invece, esaltarne le caratteristiche, sia in funzione della modalità di preparazione adoperata sia in base alla varietà che si prende in esame.

Se anche voi, amate i funghi, ma non sapete quale vino abbinare, fatevi ispirare dalle proposte firmate Duca di Salaparuta per non sbagliare!

Ovulo bianco. Si caratterizza per un aroma deciso e un profumo elegante. Il più delle volte, si consuma crudo, semplicemente condito con un filo di olio e.v.o. Questo tipo di fungo, unitamente al suo essere mangiato crudo, si sposa alla perfezione con un vino bianco, morbido, con un bouquet dalle note aromatiche di frutta, erbe e vegetali. Un calice di Calanìca Grillo e Viognier, con i suoi profumi delicati e le note fruttate e floreali, può essere abbinato a questa varietà, per esaltarne il sapore.

Finferli (conosciuti anche come galletti). Sono spesso cucinati all’interno di piatti corposi e particolarmente saporiti, come le zuppe a base di burro. Per contrastare la grassezza e l’untuosità, un Pinot Nero è l’ideale. Vi consigliamo un calice di Nawàri per vivere un’esperienza unica.

Porcini. I più conosciuti e i più versatili della grande famiglia. Se consumati crudi hanno bisogno di un vino bianco e morbido, allo stesso modo degli ovuli bianchi. Per un accompagnamento elegante e contemporaneo, vi consigliamo di lasciarvi solleticare il palato dalle bollicine di Duca Brut… non ve ne pentirete! Quando, invece, sono cotti e utilizzati per condire pasta all’uovo o riso, possono essere abbinati a vini bianchi, non troppo giovani, con bouquet piuttosto intenso: un calice di Kados è in grado di mettere tutti d’accordo! Se il riso è stato mantecato a lungo, l’accostamento migliore è uno spumante dal potere “sgrassante”, come Duca Brut.

Chiodini. Anche questa variante è sottoposta a diversi tipi di preparazione. Quando sono sbollentati e assaporati in insalate, è consigliabile un vino fresco e sapido e non troppo aromatico. Nel caso in cui non aveste mai provato Calanìca Insolia e Chardonnay, adesso avete l’occasione per farlo! Consumati come condimento di riso o pasta, invece, si sposano alla perfezione con un rosso leggero e giovane: un sorso di Calanìca Frappato e Syrah può rivelare sorprese inaspettate.

Discorso a parte meritano i tartufi, ancora più ostici negli abbinamenti con il vino. I neri, necessitano di un prodotto dalla struttura corposa, mentre per i bianchi sarà meglio optare per vini morbidi e dal profumo leggero.

A questo punto, non resta che augurarvi buon appetito perché….ce n’è per tutti i funghi! ?

 

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